A potenza contrattuale definisce la quantità di elettricità disponibile nella vostra proprietà. La scelta del wattaggio ideale evita interruzioni di corrente, riduce i costi della bolletta elettrica e garantisce il corretto funzionamento delle apparecchiature elettriche.
Se non sapete quale sia l'alimentazione elettrica ideale per la vostra casa, azienda o industria, vi spieghiamo come scegliere l'opzione migliore e quando è necessario apportare modifiche.
Che cos'è la potenza contrattuale?
A potenza contrattuale è la quantità di elettricità che un immobile può consumare contemporaneamente. Viene stabilita nel contratto con il fornitore di energia elettrica e misurata in kilowatt (kW).
Se la potenza è insufficiente, gli interruttori automatici possono scattare continuamente. Se è più alta del necessario, può comportare costi inutili sulla bolletta energetica.
Quali poteri contrattuali sono disponibili?
Le aziende di servizi pubblici offrono diverse opzioni di potenza, a seconda del tipo di installazione e delle esigenze di consumo. Le potenze più comuni sono
Potenze contrattuali per impianti monofase
- 3,45 kW
- 4,6 kW
- 5,75 kW
- 6,9 kW
Potenza contrattuale per impianti bifase
- 6,9 kW
- 10,35 kW
- 13,8 kW
Potenze contrattuali per impianti trifase
- 13,8 kW
- 17,25 kW
- 20,7 kW
- 27,6 kW
La scelta della potenza dipende dalla quantità e dal tipo di apparecchiature elettriche utilizzate nell'immobile.
Come scegliere la giusta potenza contrattuale?
Per determinare il potenza ottimale per la vostra casa o azienda, considerate i seguenti fattori:
- Numero di apparecchi elettrici: Maggiore è il numero di apparecchiature collegate contemporaneamente, maggiore è la potenza richiesta.
- Tipo di attrezzatura: L'aria condizionata, le docce elettriche e i forni elettrici consumano più energia.
- Numero di residenti o dipendenti: Maggiore è il numero di persone, maggiore è il consumo.
- Tipo di impianto elettrico: Monofase, bifase o trifase influenzano la scelta della potenza.
In caso di dubbio, un elettricista può calcolare il carico elettrico necessario e indicare l'opzione migliore.
Quando aumentare la potenza contrattuale?
Se gli interruttori automatici scattano frequentemente o l'apparecchiatura non funziona correttamente, potrebbe essere necessario aumentare la potenza contrattuale. I motivi principali per cui è stato effettuato questo adeguamento sono:
- Installazione di nuovi apparecchi elettrici: Se avete acquistato l'aria condizionata, un forno elettrico o una doccia elettrica, potreste aver bisogno di una maggiore potenza.
- Espansione della proprietà: Ristrutturazioni e ampliamenti aumentano il fabbisogno energetico.
- Frequenti interruzioni di corrente: Indicano che il carico elettrico è superiore alla potenza disponibile.
- Modifica del tipo di installazione: Il passaggio da monofase a bifase o trifase può richiedere una regolazione della potenza.
Se è necessario aumentare la potenza, un elettricista certificato l'impianto elettrico può essere adattato per sostenere il nuovo carico.
Quando ridurre la potenza contrattuale?
Se la bolletta dell'elettricità è più alta del previsto e il consumo è diminuito, può valere la pena di farlo. ridurre la potenza contrattuale. Le ragioni più comuni di questo cambiamento sono:
- Riduzione del consumo energetico: Se avete smesso di usare apparecchiature ad alto consumo, potreste non aver bisogno di tanta energia.
- Proprietà non occupate: Se il locale ha un basso consumo di elettricità, è possibile noleggiare una potenza inferiore.
- Ottimizzare il consumo di elettricità: L'uso di lampade a LED e di apparecchiature più efficienti può ridurre il fabbisogno di energia.
La riduzione della potenza contrattuale può far risparmiare sulla bolletta energetica, ma è importante valutare se la nuova potenza sarà sufficiente per le vostre esigenze.
Come si richiede una modifica della potenza contrattuale?
Aumentare o ridurre potenza contrattualeProcedere come segue:
- Controllare la bolletta energetica: Identificare l'attuale potenza contrattuale.
- Consultare un elettricista: Un professionista può valutare se l'impianto è in grado di gestire la nuova potenza.
- Chiedete al concessionario la modifica: La richiesta può essere effettuata tramite il sito web, il telefono o la filiale del fornitore di energia.
- Effettuare le regolazioni elettriche: Se necessario, un elettricista può rinforzare il cablaggio e cambiare gli interruttori.
- Attendere l'ispezione tecnica: Alcuni concessionari richiedono un'ispezione per convalidare la modifica.
Con un processo ben pianificato, il vostro impianto elettrico corrisponderà al vostro consumo energetico.
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